18 febbraio 2013
Nina Simone, nome d’arte di Eunice Kathleen Waymon ( Tryon, 21 febbraio1933 – Carry-le-Rouet, 21 aprile 2003).
Fu una cantante, pianista, scrittrice e attivista per i diritti civili. È stata soprattutto un’interprete jazz, anche se il suo stile variava fra diversi generi, dal soul, al blues, al folk e al gospel.
Ma lei esprime anche il classico. Lei è l’esempio di come cuore, tecnica, talento non conoscano steccati.
Immagine presa QUI
Per esempio nella sua canzone Sinnerman, abbiamo Johann Sebastian Bach. Le toccate e le fughe.
Lei segue le scale con il suo timbro corposo e sanguigno e nella regolarità dei contrappunti, la sua voce erompe nei primi minuti piano piano, con una tensione crescente e trattenuta. Di questo uomo che porta il sonno e l’ottundimento della ragione, di un uomo amato, ma avaro di risposte.
E lei allora dal secondo minuto aumenta il timbro e lo richiama, mantenendo ordine in modo dimesso, senza eccedere. E poi nel secondo minuto apre la sua voce. E lo ripete, con richiami ritmati nel blouse, come se si corresse o si chiamasse in un’onda da stadio, con il braccio che vuole attenzione. E poi quasi alla fine del terzo minuto riprende il ritmo e l’orchestra va da sola. Il ritmo fa da contrappunto. E lo ripete ancora coinvolgendo l’ascoltatore e poi lei chiude la fuga suonando il piano. UNICA. MERAVIGLIOSA. Perché poi il ritmo riprende e lei come se fosse nella fuga per eccellenza, assieme all’orchestra ricomincia e non canta più: emana le tonalità solo con il respiro !
E al settimo minuto la sua voce, e non più il piano, guida l’orchestra: IMMENSA.
Per ascoltare Sinnerman premere QUI.
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